Un interessante articolo pubblicato sul sito di ELLE Decor ci offre una panoramica di alcune realtà galleristiche internazionali che hanno deciso di abbracciare con successo la strada della contaminazione fra arte, design e più in generale con discipline e ambiti diversi che traggono nuova linfa dalla loro vicinanza reciproca.
Dal testo, tradotto dall’inglese, ho estrapolato alcune realtà interessanti che presentano delle analogie con la nostra idea progettuale. SACCA Contenitore di sicilianità infatti punta alla valorizzazione di talenti siciliani, ma cercando al tempo stesso di avere una visione internazionale. Perché anche questo vuol dire essere glocal.

SACCA Contenitore di sicilianità (particolare della sala durante la personale di Ettore Pinelli)

SACCA Contenitore di sicilianità (visione parziale della galleria con oggetti di design e prodotti enogastronomici del territorio)
LOKAL, HELSINKI
Combina una galleria, un programma espositivo e un e-commerce. Per un gallerista riunire collezionisti di diverso tipo significa introdurli in nuovi mondi che possono arricchirsi a vicenda.

Lokal
MANIERA, BRUXELLES
Mobili e oggetti funzionali offrono una digressione dal loro tipico uso. Un incontro fra le pratiche dell’arte e dell’architettura (con una stretta relazione con le arti visive) nel design. Oggetti che cercano deliberatamente la collisione tra questi settori.
ATELIER JESPERS, BRUXELLES
Il suo obiettivo è quello di aprire gli occhi del pubblico con proposte innovative e concentrandosi su un programma di educazione culturale.

Atelier Jespers
SEE..DS, LONDRA
Assume l’aspetto di un concept store attraverso un programma di mostre, produzione culturale e selezione di design.

SEE..DS
SIRIN, COPENHAGEN
Frutto della conversione del concept store in una galleria d’arte per artisti e creativi emergenti che esplorano i confini tra arte e design, estetica e funzionalità. Grazie a questa fusione, gli spazi sono liberi di diventare più flessibili e sostenibili.
CAMP DESIGN GALLERY, MILANO
In autonomia o con i curatori ospiti, il programma di Camp utilizza ogni mostra per esplorare e spingere i propri limiti come galleria, stimolando un pubblico sempre più reattivo e i vari designer con cui interagiscono.
ETAGE PROJECT, COPENHAGEN
È una galleria danese specializzata in un metodo transestetico (come le piace definirlo), che indaga l’area grigia tra arte e design, astrazione e funzione.
PATRICK PARRISH, NEW YORK
Il mix di arte, artigianato, pezzi vintage e oggetti moderni è diventato una strategia per offrire una proposta varia e sostenere i giovani talenti emergenti.
AMMANN//GALLERY, COLONIA
Nel 2017 trasforma il formato classico di una galleria in uno spazio espositivo dinamico e in continua evoluzione, in grado di rafforzare la sua natura creativa e la ricerca.
CRISTINA GRAJALES, NEW YORK
Design, arte e architettura lavorano fianco a fianco per rendere unici e accoglienti spazi e intere case.
Per approfondimenti e per consultare l’articolo completo (in inglese) ecco il link.